I prodotti di legno e la produzione industriale (4): i pannelli e il legno lamellare

Dopo aver analizzato le tipologie di lavorazione del legno per la produzione di listelli di legno massello, piani e compensati, concludiamo il percorso sulla produzione industriale del legno presentando le caratteristiche dei pannelli e del legno lamellare.

Il pannello di fibra ad alta densità (Pannello duro o HDF)
La fibra di legno ad alta densità o HDF (High density Fiberboard) non presenta vuoti d’aria all’interno e solitamente viene utilizzata per realizzare pavimenti in laminato, mobili di alta qualità e pannelli isolanti.
I pannelli vengono prodotti in spessori che arrivano fino a 8 mm, con una densità di 900 kg/m3, utilizzando fibre di legnocellulosa (ad esempio legno, paglia, bagassa).
La produzione avviene principalmente mediante il cosiddetto “processo umido”, che prevede un’umidità delle fibre superiore al 20% nello stadio di formazione del pannello. I pannelli prodotti con questo metodo di lavorazione presentano una marcatura della griglia sulla faccia posteriore, mentre quelli prodotti a secco hanno entrambe le superfici lisce. Il legame fra le fibre viene realizzato prevalentemente mediante la feltratura delle fibre e con l’aggiunta di piccole quantità di legante. Le proprietà del materiale possono essere migliorate con additivi (ad esempio sostanze idrofobe, fungicide e anti-combustione) e con trattamenti successivi. Questi pannelli presentano un comportamento visco-elastico e possono dunque essere piegati in fase di lavorazione fino a un raggio di circa 25 cm.
Le dimensioni tipiche dei pannelli HDF sono: 2500 mm di lunghezza, 1250 mm di larghezza e uno spessore che varia da 3,2 a 8 mm.

Il pannello di fibra a media densità (Pannello MDF)
Con la fibra a media densità o MDF (Medium density Fiberboard) vengono fabbricati pannelli mediante procedimento a secco con l’utilizzo di un legante sintetico. Questi pannelli vengono classificati in base alla massa volumica: MDF leggero con una massa volumica di 650 kg/m3 e MDF ultraleggero con una massa volumica di 550 kg/m3. Possono essere trattati per aumentare la loro resistenza alla combustione, agli attacchi biologici e all’umidità modificando la composizione del legante sintetico o aggiungendo additivi specifici.
Un tipo particolare di pannello di fibra a media densità è il pannello di fibra permeabile al vapore, attraverso il quale l’umidità viene rilasciata facilmente nell’atmosfera.
La posa dei pannelli viene facilitata mediante una lavorazione a profilo maschio-femmina, su due o quattro lati.
Le dimensioni tipiche dei pannelli MDF sono: 2500-2800 mm di lunghezza, 675-1250 mm di larghezza e uno spessore che varia da 13 a 15 mm.

Il pannello di fibra a bassa densità (Pannello LDF)
La fibra di legno LDF (Low density Fiberboard), a bassa densità, presenta molti vuoti d’aria all’interno. È questo il materiale che viene comunemente definito truciolare o panforte: è la fibra meno pregiata e anche la più veloce e facile da produrre. In questo caso le materie prime non sono raffinate e i granuli utilizzati sono di spessore fino a 0,8 mm. Si utilizzano collanti maggiori per riempire le porosità e la densità del materiale è indicativamente intorno ai 550-650 kg/m3, in base alla tipologia di legno utilizzato. La densità determina la resistenza del materiale alla compressione, all’umidità, all’applicazione dei carichi e alla conduzione termica.

Il legno lamellare
Questo materiale è molto solido e resistente e per questo motivo viene utilizzato anche da noi di Studio Tetti Stalletti per la realizzazione delle nostre costruzioni edili.
Il legno lamellare viene prodotto incollando tavole di legno che a loro volta sono già classificate per uso strutturale. Il procedimento produttivo prevede l’utilizzo di almeno tre tavole o lamelle, essiccate e incollate tra loro con le fibre parallele. Prima di essere incollate, le lamelle vengono classificate secondo la resistenza in modo visivo o meccanico e poi piallate. La colla utilizzata deve soddisfare i requisiti della UNI EN 301 per i componenti di legno con funzioni portanti. Per il legno lamellare si utilizzano prevalentemente abete rosso, abete bianco e larice. Possono essere fabbricate travi sia rettilinee, sia curve. Inoltre esiste una distinzione fra il legno lamellare incollato omogeneo (nel quale tutte le lamelle della sezione devono appartenere alla stessa classe di resistenza) e il legno lamellare incollato combinato (nel quale le lamelle interne ed esterne della sezione possono appartenere a diverse classi di resistenza).

Il legno lamellare incollato è particolarmente adatto per componenti da costruzione soggetti a carichi elevati e con una luce molto ampia, oltre che per esigenze elevate di stabilità della forma e di estetica.
Nel legno lamellare incollato le lamelle di legno massiccio sono giuntate in testa e incollate parallelamente alla fibratura, per ottenere le lunghezze e gli spessori voluti.
Le dimensioni tipiche del legno lamellare sono: fino a 18 metri di lunghezza (come standard) o fino a 50 metri (per i componenti da costruzione), fino a 26 cm larghezza e fino 50 cm di spessore.

Vi ricordiamo che la nostra azienda vanta numerose certificazioni, tra cui Federlegno Arredo, ARCA ed FSC.

Per conoscere più da vicino le nostre realizzazioni è possibile navigare sul sito, nei menu relativi alla progettazione, alla produzione e alla posa in opera.

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