L’importanza del legno nella bioedilizia (2)

In un precedente articolo su questo blog abbiamo parlato dell’impiego del legno lamellare come prodotto fondamentale nel settore della bioedilizia, in quanto rappresenta un materiale ecocompatibile, che contribuisce alla sostenibilità degli edifici, alla loro durata e al benessere di chi vi abita.

Oggi allarghiamo il discorso, spiegando le caratteristiche che, in generale, rendono il legno il materiale privilegiato per la bioedilizia.

I vantaggi di costruire con il legno

Tra le proprietà che rendono il legno uno dei materiali più usati sia per i componenti interni, sia per le strutture portanti degli edifici, la principale è la resistenza all’acqua, alla combustione, ai cambiamenti climatici e di temperatura.

Per questo motivo il legno viene spesso utilizzato per costruire le strutture portanti delle case (i telai e le volte), per realizzare i rivestimenti esterni delle facciate e quelli interni delle pareti, per i pavimenti (nel caso del parquet), per costruire tetti e realizzare porte e telai delle finestre.

La versatilità del suo impiego dipende essenzialmente dall’elevata facilità di assemblaggio a secco dei vari componenti edilizi (pilastri, pali, travi e pannelli in legno lamellare): un’attività produttiva che può essere eseguita sia in cantiere, sia nei capannoni dei laboratori di falegnameria.

Le case costruite con il legno sono dunque molto resistenti, sicure e anche facili e veloci da realizzare, come dimostrano i prefabbricati.

Le strutture di legno, inoltre, si mantengono nel tempo flessibili e prive di umidità, garantendo ambienti interni adeguatamente ventilati e coibentati, con pareti isolanti e fonoassorbenti.

L’impatto con l’ambiente

Rispetto ad altri materiali edilizi, l’impiego del legno garantisce una maggiore ecocompatibilità, con un impatto ambientale decisamente ridotto: un aspetto che si riduce ulteriormente se il reperimento del materiale viene eseguito con un’attenzione particolare a recuperare il legno da fonti sicure, per esempio da zone a rimboschimento controllato. Con questo termine si indica il processo attraverso il quale gli alberi vengono piantati e gestiti in modo da garantire la sostenibilità delle foreste a lungo termine: attraverso questa procedura, non solo ci si assicura la disponibilità continua di legno, ma si proteggono anche la biodiversità, l’habitat degli animali selvatici e la salute del suolo.

La sicurezza sismica e vantaggi economici

In caso di terremoti, inoltre, le case costruite con il legno garantiscono un livello di sicurezza nettamente superiore rispetto a quelle realizzate in cemento o in muratura: mentre queste rischiano di crollare, quelle di legno oscillano sotto le spinte telluriche, ma non collassano.

A tutti questi aspetti si aggiungono anche i vantaggi dal punto di vista economico: il prezzo di realizzazione di una casa in legno è ormai decisamente competitivo nel mercato edilizio e diventa ancora più appetibile grazie alle garanzie di sicurezza e di rapidità dei tempi di consegna.

Quelli che abbiamo presentato sono solo alcuni degli aspetti più evidenti dei vantaggi che, attraverso l’edilizia sostenibile, possiamo garantire ai nostri clienti.

Nei prossimi articoli approfondiremo altri aspetti dell’utilizzo del legno nella bioedilizia, raccontandovi anche la nostra esperienza diretta nel settore. Continuate a seguirci nel nostro blog!

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Vi ricordiamo, inoltre, che la nostra azienda vanta numerose certificazioni, tra cui Federlegno ArredoARCA ed FSC.

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