I differenti tipi di legno per uso abitativo (1)

Per le nostre attività, che riguardano in prevalenza le destinazioni residenziali di nuove costruzioni o di ristrutturazioni complete, noi di Studio Tetti Stalletti utilizziamo e trasformiamo un solo materiale: il legno

La sua lavorazione per uso abitativo vanta una tradizione antichissima, visto che da millenni il genere umano usa questo materiale per costruire le strutture degli edifici e delle abitazioni. Limitandoci alla nostra nazione, basta pensare alle terramare, i villaggi sopraelevati su pali di legno dell’Età del Bronzo (1650 1150 a.C. circa), che appartenevano a una civiltà sviluppatasi nelle pianure dell’Italia centro-settentrionale. 

Dalle nostre parti la diffusione di questo materiale per le costruzioni è stata favorita dalle sue caratteristiche:

  • è facile da reperire nel territorio circostante;
  • non richiede lavorazioni particolarmente onerose (a differenza della pietra, per esempio);
  • è abbastanza leggero e dunque molto pratico per il trasporto e la posa in opera;
  • è adatto per essere impiegato anche in strutture sottoposte a forti sollecitazioni;
  • è facile da riparare o da sostituire.

Il legno, inoltre, presenta innumerevoli proprietà, adatte a diversi tipi di lavorazioni, e proprio per questo si presta a soddisfare le più svariate esigenze di costruzione: il legname più solido è adatto per esempio per gli elementi portanti delle strutture, mentre quello più modellabile è ideale per le finiture interne ed esterne. 

Per approfondire questo aspetto è utile conoscere le caratteristiche dei vari tipi di legno.

Le 7 tipologie di legno adatte per l’uso abitativo

La costruzione di strutture abitative prefabbricate richiede l’utilizzo di legni con elevate prestazioni meccaniche e che siano in grado di garantire la massima resistenza nel tempo.
I principali tipi di legno che presentano queste caratteristiche sono:

  • Abete;
  • Faggio;
  • Mogano;
  • i Pannelli in scaglie di legno orientate (OSB);
  • Pino;
  • Quercia;
  • Teak.

Ora passiamo in rassegna le caratteristiche specifiche di ognuna di queste tipologie di legno, iniziando dalle prime due.

Abete

Questo legno presenta una resa strutturale, un costo sostenibile e una notevole robustezza, che lo rendono uno dei materiali più apprezzati per la costruzione di case in legno. In particolare, l’abete rosso è molto stabile: mantiene la forma è garantisce una resistenza meccanica anche in condizioni climatiche e ambientali sfavorevoli. Inoltre, per la sua elasticità e resistenza, e perfetto anche come materiale antisismico.

Il suo utilizzo prevalente è rivolto alle strutture interne: viene infatti usato allo stato grezzo, perché è più difficile da colorare rispetto agli altri tipi di legno. Con un adeguato trattamento, garantisce anche un’elevata durata nel tempo, in quanto è un ottimo repellente di muffe, insetti e funghi.

Un ulteriore punto a favore di questo tipo di legno è il suo limitato impatto sull’ambiente: cresce molto velocemente e dunque è facilmente rimpiazzabile.

Faggio

Un tempo coltivato in boschi cedui solo per la produzione di legna da ardere, negli ultimi anni si è diffuso anche come materiale da costruzione. Il legno del faggio è uno tra i più pesanti: è duro e compatto e viene impiegato soprattutto per le strutture interne, nei compensati e nei pavimenti, oltre che nella costruzione di mobili e ripiani.

Pur essendo robusto e pesante, è abbastanza instabile e meno durevole rispetto ad altri tipi di legno. Come vantaggi offre però una buona resistenza alla scissione, la facilità nelle lavorazioni e il suo costo abbastanza contenuto.

In un prossimo articolo termineremo la presentazione degli altri 5 tipi di legno e delle loro caratteristiche.

La nostra azienda vanta numerose certificazioni, tra cui Federlegno ArredoARCA ed FSC.

Per conoscere più da vicino le nostre realizzazioni è possibile navigare sul sito, nei menu relativi alla progettazione, alla produzione e alla posa in opera.